La storia apre con una bambina di nome Jill Pole che dietro la palestra della sua scuola piange perché tormentata da alcuni suoi compagni, i bulli di quella che è descritta come una scuola da offrire ad esempio, con un sistema educativo a carattere sperimentale. Il preside non crede nell’efficacia della disciplina tradizionale. Come conseguenza, il risultato è che i ragazzi più grandi e forti si concedono il dritto di tiranneggiare i più piccoli e i più deboli.
Eustachio Scrubb, già apparso ne Il principe Caspian, vedendo Jill piangere, chiede il perché di tanta tristezza. La bambina è diffidente e ciò perché Eustachio aveva più volte parteggiato per quei bulli informandoli degli imminenti controlli. In seguito, Jill si rende conto che Eustachio è cambiato. Le confida, infatti, di essere stato a Narnia e di aver avuto un incontro con Aslan. I suoi rapporti con il leone sono di molto migliorati tanto che, vedendolo assieme a Jill in difficoltà con quei bulli, indica loro una porta che magicamente li conduce a Narnia, oggetto dei loro desideri.
Per colpa di Jill, poi, Eustachio cade da un precipizio. Viene in suo soccorso Aslan che con un soffio lo sospinge verso la terra di Narnia.
Rimasta sola con il leone, Jill apprende che la loro missione è quella di trovare il principe Rilian, figlio unico dell’ormai vecchio principe Caspian, rapito tanti anni prima.
Aslan ha dato istruzioni a Jill su come trovare il principe: il leone ha consegnato alla ragazza quattro segni che saranno la loro guida lungo la missione:
Primo: non appena i bambino Eustachio metterà piede a Narnia, incontrerà un suo vecchio, carissimo amico. Deve andargli subito incontro, e salutarlo. Se farete così, vi sarà di molto aiuto. Secondo: dovete lasciare Narnia, e avventurarvi verso nord, fino a quando non vi imbatterete nelle rovine della Antica Città dei Giganti. Terzo: in quella città ormai diroccata troverete una pietra con alcune iscrizioni. Leggetele, e seguite alla lettera le istruzioni contenute in quel messaggio. Quarto: se mai troverete il principe scomparso, lo riconoscerete, perché sarà la prima persona nel corso del vostro viaggio a implorarvi di fare qualcosa in mio nome, cioè nel nome di Aslan.[1]
Avute tutte le istruzioni, anche Jill è trasportata dal soffio di Aslan a Narnia, dove incontra di nuovo Eustachio.
Trovano qui un alleato, Puddleglum il Paludrone (il nome originale inglese è Puddleglum the Marshwiggle), pieno di risorse, ma con un carattere improntato al pessimismo. Con lui cominciano la ricerca.
I tre compagni di viaggio, affamati ed infreddoliti, incontrano la bellissima Signora dalla veste verde, chiamata più semplicemente “la strega” (nell’originale, Lady of the green kirtle o The witch), col suo silenzioso e misterioso compagno, nascosto dentro un’armatura.
Per il loro ristoro, la strega consiglia di andare dai giganti di Harfang. Dovranno presentarsi a nome della Signora dalla veste verde che li saluta e che in omaggio, per la festa d’Autunno, invia loro due deliziosi bambini, provenienti dalle terre del Sud.
Jill ed Eustachio non pensano più ai segni ed al principe scomparso. Ad un tratto però fanno una scoperta agghiacciante, che li sconvolge: uno dei piatti prelibati della festa d’Autunno dei giganti è la “crostata di uomo”. Quegli esseri mostruosi mangiano abitualmente gli umani. I ragazzi scappano dal castello e fuggono tra le rovine di una vecchia città dove, accidentalmente, cadono nel “Mondodisotto”. Si tratta, in realtà, del vero regno della Signora dalla veste verde. Essi sono dunque catturati dai guardiani del “Mondodisotto” che li portano al castello della strega, per il momento assente.
Un giovane uomo, quel misterioso individuo accanto alla strega e dentro l’armatura, li accoglie nella sua dimora e fa loro una terribile rivelazione: per un’ora al giorno egli deve restare legato ad una sedia d’argento, altrimenti si trasformerà in un serpente assassino. Chiede che restino con lui, e che, in nessun caso, consentano che egli venga slegato. I ragazzi promettono la loro obbedienza. Ma, una volta legato alla sedia, quel giovane uomo comincia ad invocare il loro aiuto, li implora di slegarlo. I ragazzi mantengono fede alla promessa ed egli è alla disperazione. Chiede nuovamente di essere slegato. Questa volta, però, per intenerire il loro cuore, rivolge quel pressante invito nel nome di Aslan. I ragazzi allora ricordano. Viene loro in mente che quello è il quarto dei segni dato loro da Aslan. Esitano ancora perché hanno paura di quell’uomo. Dopo però, per tener fede al comando di Aslan lo slegano. Un volta libero, l’uomo impugna la spada e distrugge la sedia d’argento. Fortemente grato per il bene ricevuto rivela loro di essere il principe Rilian.
Giunta proprio in quell’istante, la strega tenta di rimettere il principe sotto incantesimo, compresi i ragazzi e Puddleglum. Si trasforma poi in un enorme serpente verde e si scaglia contro Rilian ed i ragazzi. Costoro in nome di Aslan resistono. Alla fine, il serpente viene ucciso e vengono tutti liberati..
I ragazzi, Puddleglum e il principe Rilian tornano a Narnia dove Caspian malfermo, è sul punto di morire. Vede il figlio e poi, pur nella grande gioia, muore.
Aslan riporta i ragazzi ed il corpo di Caspian nella sua terra. Qui il re risorge e torna giovane.[2]
[1] Clive Staples LEWIS, La sedia d’argento, Milano, Mondadori, 2001, 19.
[2] Cf. LEWIS, La sedia d’argento.