Forms of things unknown è un breve racconto tratto da un manoscritto che il maggiore Warren Lewis consegnò a Walter Hooper dopo la morte del fratello. [1] Il testo è stato pubblicato postumo nel 1966.[2]
Nella storia immaginata da Lewis, l’astronauta John Jenkin si offre come volontario per il quarto tentativo di viaggio sulla luna, dopo che i primi tre sono finiti in condizioni misteriose. La sua ragazza lo ha lasciato, ma egli non parte per depressione bensì, egli dice, per curiosità: cosa sarà mai successo agli astronauti che lo hanno preceduto? Non appena giunto sulla luna, tutto sembra normale, finché non vede come dei mostri di pietra, ma poi capisce che essi altro non sono se non i suoi colleghi astronauti pietrificati. Mentre si accinge dunque a comunicare la notizia alla base, qualcosa d’inaspettato conclude sorprendentemente la storia.
[1] Cf. HOOPER (ed.) C. S. Lewis. The dark tower and other stories, XI-XII.
[2] Walter HOOPER (ed.), Of other worlds: essays and stories by C. S. Lewis, London, Joffrey Bles, 1966.