Il professor Elwin Ransom, un filologo appena quarantenne dell’Università di Cambridge, incontra per caso il benestante Dick Devine e lo scienziato Dott. Weston, un fisico che vorrebbe estendere l’umanità su altri pianeti. I due lo rapiscono perché vogliono usarlo per il loro interesse sul pianeta Malacandra (che si scoprirà essere il pianeta Marte) dove sperano di trovare oro. Sebbene prigioniero, durante il viaggio, Ransom guarda con stupore all’immensità di quello che chiamiamo “spazio”. Di nascosto, sente i piani dei due che dicono di volerlo offrire in sacrificio a delle creature chiamate sorns. Appena sbarcati, Ransom riesce a fuggire e vaga per un mondo sconosciuto, dove incontra un hross. Parlando con lui, comincia ad apprendere la sua lingua, il solare antico, e fa amicizia con Hyoi che lo porta a conoscere la sua gente. Ransom apprende che su Malacandra ci sono tre popolazioni che convivono pacificamente: i hrossa, i sorns e i pfifltriggi, specie molto diverse fra loro, ma che convivono pacificamente. I hrossa si occupano dell’agricoltura e della poesia; i sorns sono imponenti e sapientissimi; i pfifltriggi sono maestri di tutte le arti della pietra e del metallo.
Comprende anche che il pianeta Terra è chiamato Thulcandra, il pianeta silenzioso, e che Maledil il giovane ha creato e governa l’universo (in solare antico Maledil significa “il Signore”). Per avere più risposte e risolvere il problema di Devine e Weston, i hrossa gli consigliano di andare dall’Oyarsa, la forza angelica che governa il pianeta. Ci sono anche altri esseri spirituali quasi invisibili, che si chiamano eldila e si trovano per tutto il pianeta. Durante il viaggio uno sparò da arma da fuoco uccide Hyoi: sono Devine e Weston che cercano di fermare Ransom. Sconvolto per l’accaduto, Ransom deve fuggire verso Meldilorn, il luogo dove si trova l’Oyarsa.
Giunto alla cima di una montagna incontra il sorn Augray che lo ospita e insieme ad altri sorns gli chiede di Thulcandra. Ransom gli parla allora delle guerra, della schiavitù e della prostituzione lasciando i sorns esterefatti.
Ransom giunge a Meldilorn, un’isola in mezzo a un lago, e incontra l’Oyarsa che gli spiega come quelle popolazioni si trovano esattamente in quella che doveva essere la condizione dell’umanità sulla Terra prima del peccato originale dei nostri progenitori. Ransom comprende che la Terra viene chiamata il “pianeta silenzioso” perché, tanto tempo prima, gli uomini hanno allontanato Dio e hanno seguito l’Oyarsa messo a capo della Terra: un essere divenuto ribelle e malvagio che intendeva conquistare anche gli altri pianeti. Così Maledil lo confinò all’interno del suo stesso pianeta e fece di tutto per combatterlo.
Giungono intanto anche Weston e Devine scortati dai hrossa con i cadaveri delle loro vittime. L’Oyarsa chiede loro conto di quelle uccisioni, ma poi si rende conto che essi sono troppo stupidi e malvagi per poter essere aiutati. Così comanda che tornino sulla Terra accompagnati da Ransom, e stabilisce che la loro astronave esploda entro novanta giorni. Essi riescono appena a giungere sulla Terra.
Una volta a casa, Ransom contatta il suo amico Lewis per raccontargli tutta la sua storia e chiedergli di scrivere un libro su di essa.[1]
[1] Cf. Clive Staples LEWIS, Out of the silent planet, New York, Scribner, 2003; Tr. it.: Lontano dal pianeta silenzioso, Milano, Adelphi, 2006.